20 febbraio 2014
Lo strumento, costruito per la nuova Chiesa Parrocchiale, riutilizza materiale più antico dell’organo “Turrini” (1890) della Parrocchiale.
Un manuale di 61 note, pedaliera di 32. Lo strumento è completamente chiuso in cassa espressiva, ad eccezione di alcune canne del Principale, Basso e Ottava, che sono in facciata.
Trasmissione pneumatica, con somiere a stecche meccanico per la tastiera, tubolare per la pedaliera.
Registri comandati da placchette.
Tastiera
Principale 8’
Ottava 4’
Decimaquinta 2’
Ripieno 4 file
Flauto 4’
Gamba 8’
Voce umana 8’
Celeste 8’ (unisce Gamba e V. Umana)
Pedale
Contrabbasso 16’ (recte: Subbasso)
Basso aperto 8’
Placchette per combinazione libera.
Pedaletti: Unione Tasto-Pedale, Comb. Libera , Ripieno, Gran Forte.
Pistoncini sotto la tastiera per combinazioni fisse.
Staffa per graduatore ed Espressione.
Lo strumento è stato da noi restaurato nell’Agosto 2003, su progetto approvato dalla competente Soprintendenza ai Beni Artistici Storici e Demoantropologici di Modena e Reggio Emilia. La Provincia di Modena ha erogato un contributo pari al 50% della spesa.
Non si tratta di uno strumento di grande pregio: Guerini è tristemente noto per aver sfigurato, nella sola Provincia di Modena, un centinaio di strumenti. Eppure una serie di ragioni ci ha fatto optare per una semplice pulitura e rimessa in efficienza: innanzitutto, sarebbe stato impossibile ricostruire l’organo antico (di cui peraltro esiste la registriera), perché nella nuova Parrocchiale non v’è spazio sufficiente; la minuscola comunità (neanche trenta persone) non avrebbe mai potuto accollarsi una spesa ingente; i materiali, inoltre, non parevano di scandente fattura. Il risultato è stato lusinghiero: la piccola comunità non avrà un organo di gran pregio, ma, intanto, ha un organo efficiente dalla sonorità davvero imponente. La sonorità, dato l’alto numero di canne antiche, è cristallina e dolce.
Lo strumento è stato inaugurato in seno alla Rassegna “Armonie fra Musica e Architettura”, promossa dalla Provincia di Modena e dall’Associazione “J. S. Bach”. Il collaudo della Soprintendenza, steso dal Dr. Mischiati, parla di un organo ben intonato, accordato ed efficiente.